Il négociant e le collaborazioni con i vignaioli

Nov 30, 2020 | Non categorizzato

Fare il négociant ti permette di entrare in contatto con una miriade di vignaioli diversi fra loro: quelli che credono ancora nella produzione intensiva dei propri vigneti, quelli che puntano sulle certificazioni per posizionarsi in una determinata fascia di mercato e quelli che, grazie alla loro esperienza, hanno creato un proprio metodo di lavoro in vigna e in cantina con il quale ottengono uve sane e vini davvero unici. Il négociant, secondo la nostra visione, ha l’obbligo morale di scovare quest’ultimo tipo di vignaioli perché solo collaborando con loro potrà realizzare dei vini di qualità superiore da proporre al mercato.

Questi vignaioli, che per noi sono la vera espressione di un vino onesto, fatto bene, che conquista al primo sorso, sono quelli con cui collaboriamo fin dal primo momento in cui abbiamo deciso di fare il négociant. Sono persone molto disponibili, che hanno voglia di raccontarti cosa fanno, ti portano nei loro vigneti, ti fanno capire cosa è per loro fare vino; allo stesso tempo però, ascoltano le idee del négociant e cercano di esprimere al meglio l’anima di chi hanno di fronte. Sanno esattamente cosa proporti perché sanno cosa possono offrirti: le uve migliori per ottenere quel vino, la scelta del contenitore più giusto per le fermentazioni, i tempi di macerazione e il metodo per rifermentarli.

Collaborare con i vignaioli rappresenta anche un modo per accrescere la nostra cultura nel mondo del vino: ci piace affiancarli nelle varie tappe del percorso sia in vigna che in cantina:

  • la potatura invernale con la quale si cura il benessere della vite e la sua capacità di sviluppo;
  • la potatura verde con le operazioni di spollonatura, scacchiatura, sfemminellatura, legatura dei germogli, cimatura, defogliazione ed un eventuale diradamento dei grappoli;
  • la vendemmia che si effettua quando il rapporto fra contenuto zuccherino ed acidità totale raggiunge il valore massimo;
  • la fermentazione, preparando un pied de cuve con il quale si faranno partire le masse appena vendemmiate;
  • le macerazioni che copriranno periodi più o meno lunghi in base all’impronta che si vuole dare al vino;
  • le rifermentazioni cioè i processi con i quali si producono vini frizzanti e spumanti… quelli che a noi piacciono molto.

L’accuratezza con cui viene svolta ogni singola operazione sopra elencata la ritroveremo poi nelle caratteristiche dei vini: la lunghezza data dalla buona gestione del suolo, i profumi grazie al terroir, le macerazioni in anfora, legno e carboniche, le rifermentazioni e l’affinamento in bottiglia.

Questo è il succo delle collaborazioni che noi intendiamo: uno scambio continuo di idee e la condivisione di diverse esperienze, che porta a una combinazione “magica” tra la nostra visione e quella, molto preziosa, del vignaiolo con cui realizziamo i vini.

La disponibilità di questi vignaioli di voler dare la possibilità di vinificare anche a chi non lavora direttamente la propria terra e le proprie uve è un’opportunità grandiosa.

Dimostra che si possono mettere insieme un mondo variegato di persone che hanno, però, tutte un obiettivo comune: fare vino e farlo buono!!

Tutto quello che vi ho raccontato fino ad ora serve a farvi capire che noi, come négociant, non partecipiamo a queste collaborazioni solo da spettatori, ma viviamo ogni passaggio a fianco del vignaiolo, fino ad arrivare a tenere in mano la nostra “creatura”.

Noi di Old Boy, ad esempio, siamo fissati con la durella, un’uva dall’acidità unica che esaltiamo nei nostri vini. Ma non ci fermiamo solo a quest’uva. Stiamo pensando ai nuovi vini e le nostre idee si stanno orientando su uve rosse, ad esempio il gamay, il nebbiolo della Valtellina, la barbera piemontese, il montepulciano abruzzese e il nerello mascalese. E siamo entusiasti dell’opportunità di conoscere nuovi vignaioli, creare nuove collaborazioni e fare vini che spaccano.