Un’intervista che ci è stata fatta di recente: Chi siamo noi di Old Boy?

Mar 18, 2020 | Non categorizzato

Breve presentazione

Due fratelli: un “giovane maturo” e una “lady di ferro” che vogliono esprimere le proprie idee con piccole produzioni di vino.

Entrambi passati dalla Bocconi, lui per uscirne un markettaro alla Nick Naylor mentre lei per diventare Gordon Gekko de noantri hanno trovato nel vino il punto d’incontro per dare maggior senso alle loro esistenze con la produzione di vini personali attraverso la collaborazione di vignaioli visionari, che rappresentino i valori in cui credono fortemente.

Siamo négociant e così ci piace presentarci al mercato.

Cos’è per voi il vino?

Per noi il vino è una rappresentazione della vita: tutto in vigna e in cantina ha i suoi tempi, i suoi cicli. Il produttore osserva e cura tutti gli aspetti della vita della sua vigna perché così sa quale vino potrà creare con le proprie mani. Mi piace pensare che il vino sia cultura, che dentro ogni bottiglia ci siano anche i valori in cui crede un produttore.

Come e quando vi siete avvicinati al mondo del vino ed in particolare a quello del vino naturale?

Siamo cresciuti nella zona del Soave e abbiamo sempre vissuto in case circondate da vigneti e respirato i profumi dell’uva e delle cantine. Durante il nostro percorso di conoscenza del vino abbiamo iniziato ad andare ai primi eventi sui vini naturali…ed è stato amore al primo assaggio con la loro ampiezza di sensazioni che suscitano ad ogni sorso, il gusto e il profumo unici dell’uva che si sprigionano in ogni bottiglia. 

Come nasce l’idea di produrre un vino vostro?

È stata la voglia e la curiosità di sperimentare, di condividere con i produttori il processo di creazione di un vino e ottenere una “nostra creatura”; di vedere come parte una fermentazione spontanea e seguire tutta la sua evoluzione; di decidere come e quanto rifermentare una massa per ottenere vini frizzanti o spumanti che siano diretti e con note ben definite; di trasmettere un’emozione a tutti coloro che assaggeranno il nostro vino.

In breve il processo di vinificazione che lo caratterizza

HEY GIRL! (classici tagli da metodi classici però ragionando su uve mature e con macerazione, il colore deriva dalla maturazione importante del pinot nero e non dalla macerazione, per ottenere un colore occhio di pernice/buccia di cipolla)

HEY BOY! (Ancestrale imbottigliato dalla prima fermentazione di Durella, da vigne di Durella di 40 anni da suolo vulcanico a 420 m. s.l.m. in Calvarina)

Perché l’idea di un rifermentato? Da dove nasce l’amore per le bollicine?

I vini rifermentati hanno cambiato il nostro gusto e il nostro approccio alle bollicine. Riconoscere la sapidità e l’acidità che sanno esprimere certi vini col fondo ci hanno portato ad esprimere un apprezzamento sfegatato verso le bolle. Vorremmo che Old Boy riuscisse a “democratizzare” le bolle, che tutti possano trovare nei vini che produciamo la loro espressione preferita.    

Da dove arrivano le uve per la produzione dei tuoi vini e quali sono i tuoi criteri di selezione?

Old Boy nasce nel 2018 con la collaborazione di Tenuta l’Armonia. Le uve sono tutte dell’azienda anche per il 2019. Non vogliamo essere tecnici agronomi, ci piace conoscere i produttori e vedere come ricreano nei propri vigneti il mix perché le piante crescano nel loro miglior habitat. Vedere con i nostri occhi quale tipo di “erba” sia scelta, affondare le mani nel terreno per sentire quanto sia areato, queste sono le cose che teniamo in considerazione.

Qual è stato il momento più emozionante del tuo percorso da produttore?

Ci sono vari momenti emozionanti, ma non vorremmo fare una classifica. Il primo assaggio dell’uva direttamente dalla pianta per la valutazione fenolica, la prima volta di una fermentazione spontanea, la raccolta e la preparazione manuale del pied de cuve.   

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Sicuramente sempre bolle. Completare la trilogia iniziale ed iniziare a pensare alla prossima. Vorremmo proporre vini “working class” che sappiano raggiungere anche chi non ha un’idea definita di cosa gli piace bere.

Come hai conosciuto Andrea Pendin e Tenuta l’Armonia?

Abbiamo conosciuto Andrea nel 2015. È stato il primo produttore contattato per iniziare gli esperimenti nella produzione di vino. Non se n’è fatto niente, ma abbiamo sempre seguito la sua evoluzione enologica assaggiando i suoi vini durante gli eventi di settore. E nel 2018 ci siamo messi a fare le cose sul serio.